Gli alunni di classe quinta, a conclusione del corso di yoga tenuto dal maestro Cuti Antonio, hanno realizzato un mandala.
L'esperienza è documentata da un testo, da alcune fotografie e da un video.
Il mandala
Il mandala è uno schema energetico, un simbolo spirituale che rappresenta l'universo e l'intero ciclo dell'esperienza.
Non solo, quindi, una forma d'arte, i mandala sono usati in numerose tradizioni spirituali.
Li troviamo da tutte le parti.
Sono cristiani, celtici, arabi, sufi, indù...
Ciò che è chiaro è perché esistano: per focalizzare l'attenzione, per definire uno spazio sacro e per aiutare la meditazione.
Nel buddismo tibetano, i mandala sono disegnati con sabbie colorate e poi distrutti, a simboleggiare l'impermanenza del mondo materiale.
Rimanere legati solo a ciò che è materiale ci rende schiavi e può portare infelicità.
Imparare a non trattenere, a lasciare andare ci rende liberi.
Il mandala di sabbia rappresenta il nostro potere di acquisire conoscenza e saggezza, per combattere le negatività, l'odio , la violenza e la rabbia.
Oggi, il termine "mandala" è conosciuto anche in Occidente; è entrato nell'uso comune per indicare motivi geometrici, diagrammi e disegni circolari usati in vari ambiti (dalle pratiche spirituali alla psicologia) per ritrovare calma, equilibrio, pace e aumentare la consapevolezza di sé.